Spesso mi viene chiesto se è possibile con una semplice asportazione di una losanga di cute nella regione posteriore del padiglione auricolare accostare i padiglioni al cranio in maniera così da risolvere il problema delle orecchie a sventola (orecchie ad ansa) con un intervento minimale, fattibile anche in un semplice ambulatorio. Purtroppo questo non è possibile non solo perché quando si corregge un simile difetto è necessario, se non si vuol procurare un ulteriore diverso inestetismo, ricreare il preciso e caratteristico disegno naturale dei padiglioni auricolari, ma anche perché, e questo è ancora più importante del primo motivo, la tensione sarebbe sopportata esclusivamente dalla cute. La tensione non andrebbe attenuandosi nel tempo perché contrastata dalla memoria che per sua natura ha la cartilagine auricolare. Pertanto oltre ad andare incontro ad una recidiva nell’arco di pochi mesi e a costanti fastidiose parestesie (se non veri e propri dolori) nella regione cicatriziale, si creerebbero le condizioni per favorire una cicatrice cheloidea , problema di molto difficile soluzione.