Le tre possibilità di aumento del seno. La prima è la più comune e classica che si avvale dell’uso di protesi mammarie. Anche qui , per avere risultati validi e sicuri, bisogna affidarsi a riconosciute professionalità, in ambienti idonei e con protesi di qualità. L’unica novità è che si sta studiando una correlazione tra portatrici di protesi testurizzate ( cioè con parete “rugosa” ) e insorgenza di Linfoma anaplastico a grandi cellule. Il rischio è veramente minimo e ancora sotto studio (circa un caso su migliaia di protesi), ma dal momento che c’è e che le protesi lisce sono state perfezionate non presentando più gli svantaggi di un tempo, il mercato si è rivolto nuovamente verso le protesi lisce. La seconda possibilità è rappresentata dal Lipofilling. Cioè aumento mediante inserimento di grasso autologo. Il sottoscritto ha una grande esperienza in materia dal momento che ha conseguito il titolo di Diploma presso la Société Française de Chirurgie Esthétique dove era docente il Prof. Pierre Fournier, inventore della metodica, da cui ha appreso e con cui ha lavorato gomito a gomito . La prima pubblicazione del Lipofilling alla siringa risale al 1985. Pertanto questa tecnica per me è in uso dai primi anni ’90 quando ancora era semisconosciuta ai più. Dal momento, però, che gran parte del grasso si riassorbe, è una tecnica riservata a piccoli aumenti o correzioni o talora solo per sfruttare la presenza di cellule staminali per il miglioramento dei tessuti. La terza possibilità è l’autoprotesi che rappresenta un finto aumento di volume che sfrutta un rimodellamento dei tessuti mammari raggruppandoli e conizzandoli ottenendo così un aumento della proiezione e della compattezza dei tessuti, cosa che si traduce, nei casi indicati, in un mirabile effetto ottico.

Ascolta l'Intervista Radiofonica JOLIE su JLIVE RADIO del prof. Raoul Franchi

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